L’enigma per definizione è qualcosa nato per essere in qualche modo complesso e difficile da districare, può effettivamente essere qualcosa di estremamente stimolante per la nostra mente. E ne esistono naturalmente di tutti i tipi, il primo nonché forse più famoso della storia è quello della Sfinge.
Ecco l’enigma della Sfinge: conosci la risposta?
La sua storia è naturalmente parte del mito greco ma che è stato inevitabilmente influenzato da una lunga serie di presenze, ed è parte della storia di Edipo.
La sfinge era infatti nei racconti una forma di creatura mostruosa che vegliava sulla città di Tebe ma con fare a dir poco minaccioso: infatti proponeva un enigma di fatto difficilissimo da risolvere ai cittadini della località e divorava chiunque non riuscisse a dare la risposta corretta.
Anche nell’immaginario comune l’enigma della Sfinge risulta essere sinonimo di qualcosa che non viene praticamente mai risolto con facilità. Ma in cosa consisteva?
I racconti parlano di una forma di enigma sviluppato così: Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, bipede e tripede?
La leggenda narra inoltre che data la difficoltà dell’enigma il re locale propose di dare in sposa la propria figlia Giocasta, cosi da incentivare qualsiasi pretendente a debellare una volta per tutte il problema.
A riuscirci fu Edipo, che trovò quindi la risoluzione: la risposta era semplicemente l’uomo, in quanto nella prima fase sella propria esistenza cammina a quattro zampe, in quanto “gattina”, poi diventa bipede nell’età adulta ed infine le gambe almeno simbolicamente diventano tre in quanto diventa spesso necessario l’uso di un bastone. La riuscita dell’enigma portò secondo la leggenda la sfinge a suicidarsi gettandosi giù da un dirupo, condizione che portò quindi la città ad essere finalmente libera dalla creatura.
Edipo sposò quindi Giocasta che era in realtà sua madre (anche se il legame non era conosciuto dai due) dando vita poi all’origine molto più tardi del noto complesso di Edipo.