La diffusione delle espressioni a scuola inizia generalmente piuttosto presto a scuola, sostituendo i tradizioniali calcoli e fattori con formule più complesse, sono sempre le espressioni a generare un aumento progressivo della difficoltà con situazioni sempre più complesse: il test matematico odierno tiene conto di un esercizio pari ai primi anni di scuole superiori.
Abbastanza però da generare una vera e propria difficoltà che può manifestarsi in molti adulti oltre che nei giovani che forse saranno per “vicinanza” al percorso di studi, più propensi ad una risoluzione rapida. Le espressioni sono una forma di anticipazione di concetti e formule più complesse, come quelle algebriche, e dimostra anche come basta poco per confondere molti.
Test matematico: riesci a trovare il risultato esatto in poco tempo?
Le espressioni infatti sono anche la prima cosa che tra i banchi di scuola introduce alla priorità di risoluzione, i segni cambiano tempistica, con divisioni e moltiplicazioni che hanno la precedenza su addizioni e sottrazioni, mentre le parentesi conferiscono un’altra priorità.
Per questo motivo è importante comprendere la rapidità, ossia in quanto tempo riusciamo a porre una conclusione a questo concetto, che è anche lo scopo principale dell’espressione di questo tipo, di difficoltà non elevata.
80:{56:8+[(1+2)⋅1]}= ?
Come evidente ci sono parentesi tonde, quadre e graffe oltre alla presenza dei tradizionali simboli che conosciamo, dove la moltiplicazione perde il tradizionale “x” e viene sostituito da un puntino, questo perchè proprio attraverso le espressioni vengono poi introdotte anche le lettere.
Quale è il risultato giusto? La risposta poco sotto
Soluzione
Lo “svolgimento” ossia i vari step presenti e necessari per capire progressivamente il risultato esatto, sono i se guenti. La media è di 1 minuto, c’è chi riesce in ancora meno tempo:
=80:{7+[(3)⋅1]}=
=80:{7+[3]}=
=80:{10}=
8